MALEDETTY TURISTI
MALEDETTY TURISTI
Allestimento Fotografico
a cura di
Alessandro Ansuini, Enrico Masi, Jerome Walter, Alberto Gemmi, Federico Tarantino
20.12.07 - 31.01.08
PERFORMING live 20.12.07 VERNISSAGE 16.01.08
C / o Alto Tasso. Piazza San Francesco.
Tutto comincia nelle strade, il palcoscenico di tutti i giorni,
con quelle luci diffuse o intermittenti,
dal Canal St. Martin all’Hackescher Hofe.
Le persone delle strade, la tendenza di costume, le camicie,
gli sguardi, la passione, il desiderio.
La fotografia come mezzo espressivo della documentazione, dei tagli di luce nell’inquadratura, delle tonalità. Il medio formato come scelta in omaggio alla tradizione.
Sempre turisti, sempre in casa di altri, come zingari dell’Europa, per testimoniare una nuova strada di gallerie, un nuovo bar con il vino giusto, una nuova zona di case popolari.
Caucaso factory presenta una collettiva, che si viene ad amalgamare alle ricerche estetiche condotte negli ultimi anni, lungo numerosi viaggi di esplorazione dell’Europa e dell’Italia stessa. La Caucaso lavora nella fotografia utilizzando gran parte dei suoi formati ( 35mm, 6x6, diapositiva, digitale, sviluppo e stampa )
per integrare una continua operazione di ripresa della realtà volta al livello professionale della creazione multimediale, che viene condotta anche tramite l’utilizzo di
testo, grafica, video, modellazione dei corpi e dei materiali
( cartone, argilla, pittura, allestimento )
e infine il suono ( Camera Mix ).
Caucaso factory nasce nel 2002, come ensemble sperimentale, dall’incontro dei linguaggi, nell’area di Bologna.
A partire dal 2005 lavora nel quartiere della Bolognina e in varie città d’Europa tra le quali Londra, Parigi, Porto, Roma, Spalato e Berlino.
Eventi legati alla mostra presso Alto Tasso
Giovedì 20.12.07 “Per un allestimento dal vivo”
Mercoledì 16.01.08 “Vernissage”
www.altotasso.com
http://caucaso.info
www.work-out.org
gli sguardi, la passione, il desiderio.
La fotografia come mezzo espressivo della documentazione, dei tagli di luce nell’inquadratura, delle tonalità. Il medio formato come scelta in omaggio alla tradizione.
Sempre turisti, sempre in casa di altri, come zingari dell’Europa, per testimoniare una nuova strada di gallerie, un nuovo bar con il vino giusto, una nuova zona di case popolari.
Caucaso factory presenta una collettiva, che si viene ad amalgamare alle ricerche estetiche condotte negli ultimi anni, lungo numerosi viaggi di esplorazione dell’Europa e dell’Italia stessa. La Caucaso lavora nella fotografia utilizzando gran parte dei suoi formati ( 35mm, 6x6, diapositiva, digitale, sviluppo e stampa )
per integrare una continua operazione di ripresa della realtà volta al livello professionale della creazione multimediale, che viene condotta anche tramite l’utilizzo di
testo, grafica, video, modellazione dei corpi e dei materiali
( cartone, argilla, pittura, allestimento )
e infine il suono ( Camera Mix ).
Caucaso factory nasce nel 2002, come ensemble sperimentale, dall’incontro dei linguaggi, nell’area di Bologna.
A partire dal 2005 lavora nel quartiere della Bolognina e in varie città d’Europa tra le quali Londra, Parigi, Porto, Roma, Spalato e Berlino.
Eventi legati alla mostra presso Alto Tasso
Giovedì 20.12.07 “Per un allestimento dal vivo”
Mercoledì 16.01.08 “Vernissage”
www.altotasso.com
http://caucaso.info
www.work-out.org
"Harold & Pinter ci hanno consegnato questo stile,
da essere portato avanti"
Prefazione:
Mettiamo da parte i sentimenti e la morale, si tratta di estetica e di punti d'argento, trasformati in alluminio in questa occasione, e la Caucaso si presenta a Bologna, con una selezione densa di strade, di persone, di vestiti.
La rappresentazione della realtà è costante, tramite ogni strumento di ripresa.
Utilizziamo digitale e analogico terrestre, piccolo e medio formato, diapositiva e negativo.
Il testo accompagna le uscite della factory.
Il suono ne è la colonna sonora, i corpi il suo allestimento continuo.
Eppure succede qualcosa in questa realtà contemporanea. Manca qualcosa, di riflesso a tanta produzione. Deve essere questa overdose mediatica che stiamo cantando in tanti, come un palese ritorno alle fasi primordiali di comunicazione. Le insegne, le pubblicità, le scritte sui muri, stencil, indicazioni stradali, video schermi nelle stazioni, sugli autobus, Lcd nelle case, nei bar, proiezioni nelle feste, Vj nei party, tutte queste informazioni, in realtà sono neutrali, praticamente sterili, sommandosi, superando la soglia di attenzione dell'individuo. Dunque il principio della quantità. Alzare il numero di flyer per ottenere maggiore successo, visibilità subliminale. Dunque anche nella overdose mediatica esiste un equilibrio dettato dall'economia. Chi investe di più nella propaganda, ottiene un effetto maggiore, ritornando alle ineguaglianze sociali della comunicazione. Questi sono i soldi che contano, le spese bianche, quelle che non sono nemmeno in discussione. La propaganda. Dunque Maledetty turisti, che ve ne andate per l'europa tutto l'anno,
alla ricerca di cosa ? di gusti diversi ?
Piatti interessanti ? club interessanti ? appartamenti meno costosi ? gallerie ?
Certo. Tutto questo.
Maledetty Turisti.
Una collettiva a carico di Alessandro Ansuini, Enrico Masi e Alberto Gemmi, soci fondatori insieme a Jerome Walter, Federico Tarantino, Valentina Pancaldi, Eugenio Casini, Marcello Bianchi e Tommaso Balerna del collettivo Caucaso Media, che produce audio-video, come fosse una vetreria, che produce infissi su misura. Una collettiva impostata su una struttura organica, che si è sviluppata nel corso degli ultimi anni, attraverso lavori differenti che hanno portato a sintetizzare il soggetto e a cristallizzare la strada nel suo aspetto di scenario costante di costume da essere utilizzato e analizzato. Un teatro gratuito, difficile, ricco della diversità. Un formato mostra esportabile, vendibile, e abbinabile agli spazi e al tempo delle gallerie milanesi, torinesi, romane e madrilene.
Harold & Pinter
La rappresentazione della realtà è costante, tramite ogni strumento di ripresa.
Utilizziamo digitale e analogico terrestre, piccolo e medio formato, diapositiva e negativo.
Il testo accompagna le uscite della factory.
Il suono ne è la colonna sonora, i corpi il suo allestimento continuo.
Eppure succede qualcosa in questa realtà contemporanea. Manca qualcosa, di riflesso a tanta produzione. Deve essere questa overdose mediatica che stiamo cantando in tanti, come un palese ritorno alle fasi primordiali di comunicazione. Le insegne, le pubblicità, le scritte sui muri, stencil, indicazioni stradali, video schermi nelle stazioni, sugli autobus, Lcd nelle case, nei bar, proiezioni nelle feste, Vj nei party, tutte queste informazioni, in realtà sono neutrali, praticamente sterili, sommandosi, superando la soglia di attenzione dell'individuo. Dunque il principio della quantità. Alzare il numero di flyer per ottenere maggiore successo, visibilità subliminale. Dunque anche nella overdose mediatica esiste un equilibrio dettato dall'economia. Chi investe di più nella propaganda, ottiene un effetto maggiore, ritornando alle ineguaglianze sociali della comunicazione. Questi sono i soldi che contano, le spese bianche, quelle che non sono nemmeno in discussione. La propaganda. Dunque Maledetty turisti, che ve ne andate per l'europa tutto l'anno,
alla ricerca di cosa ? di gusti diversi ?
Piatti interessanti ? club interessanti ? appartamenti meno costosi ? gallerie ?
Certo. Tutto questo.
Maledetty Turisti.
Una collettiva a carico di Alessandro Ansuini, Enrico Masi e Alberto Gemmi, soci fondatori insieme a Jerome Walter, Federico Tarantino, Valentina Pancaldi, Eugenio Casini, Marcello Bianchi e Tommaso Balerna del collettivo Caucaso Media, che produce audio-video, come fosse una vetreria, che produce infissi su misura. Una collettiva impostata su una struttura organica, che si è sviluppata nel corso degli ultimi anni, attraverso lavori differenti che hanno portato a sintetizzare il soggetto e a cristallizzare la strada nel suo aspetto di scenario costante di costume da essere utilizzato e analizzato. Un teatro gratuito, difficile, ricco della diversità. Un formato mostra esportabile, vendibile, e abbinabile agli spazi e al tempo delle gallerie milanesi, torinesi, romane e madrilene.
Harold & Pinter