Maurizio Recchi
storyBOard
Mostra Fotografica 01.02.08 - 29.02.08
di e a cura di Maurizio Recchi
di e a cura di Maurizio Recchi
www.flint.it/storyBOard Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.
Alla fotografia Maurizio Recchi, giovane fisico ascolano classe ‘75, è approdato spinto dalla sua curiosità per ogni aspetto della realtà e dalla sua sete di "comunicabilità".
La sua fotografia più che "rappresentare" esercita l'ottica del "presentare" dell'"indagare" gli eventi, le persone, le situazioni, immortalate in un istante che il tempo non lascerà immutate ma diverranno solo un ricordo di un istante di vita passata.
Insegue il vagare della mente, ricerca l'approccio lento, calcolato, con la realtà, anche con la cosiddetta "immagine sequenza" di matrice statunitense e si ferma privilegiando la centralità della persona per coglierne l'aspetto estetico e poetico.
Una documentazione "espressiva" e "narrativa" del vissuto quotidiano.
Nei suoi scatti ama la spontaneità e si affida all'intuizione in una dimensione dove lo sguardo fotografico diventa reportage che imprigiona le atmosfere dei concerti bolognesi;
il privato, l'intimo portato all'esterno nei Giardini Margherita; le mani che giocano nell'adempienza di un mostrare il senso dell'innato;
la strada che si anima e colora di artisti e giocolieri ...
storyBOard nasce dalla sua idea che con ogni piccola descrizione fotografica di una cosa vista si può lasciare un seme nel terreno della memoria e dall'illusione di mettere una propria immagine nel grande romanzo visivo di ogni giorno.
Alla fotografia Maurizio Recchi, giovane fisico ascolano classe ‘75, è approdato spinto dalla sua curiosità per ogni aspetto della realtà e dalla sua sete di "comunicabilità".
La sua fotografia più che "rappresentare" esercita l'ottica del "presentare" dell'"indagare" gli eventi, le persone, le situazioni, immortalate in un istante che il tempo non lascerà immutate ma diverranno solo un ricordo di un istante di vita passata.
Insegue il vagare della mente, ricerca l'approccio lento, calcolato, con la realtà, anche con la cosiddetta "immagine sequenza" di matrice statunitense e si ferma privilegiando la centralità della persona per coglierne l'aspetto estetico e poetico.
Una documentazione "espressiva" e "narrativa" del vissuto quotidiano.
Nei suoi scatti ama la spontaneità e si affida all'intuizione in una dimensione dove lo sguardo fotografico diventa reportage che imprigiona le atmosfere dei concerti bolognesi;
il privato, l'intimo portato all'esterno nei Giardini Margherita; le mani che giocano nell'adempienza di un mostrare il senso dell'innato;
la strada che si anima e colora di artisti e giocolieri ...
storyBOard nasce dalla sua idea che con ogni piccola descrizione fotografica di una cosa vista si può lasciare un seme nel terreno della memoria e dall'illusione di mettere una propria immagine nel grande romanzo visivo di ogni giorno.
Orgoglio, vanità?
m.g.battistini