EINSTURZENDE CAMERA PROJEKT
Per spiegare ciò che il progetto Einsturzende Camera intende proporre, nella forma di Alessandro Ansuini – poeta, Tommaso Balerna ed Enrico Masi – musicisti, bisognerebbe ripercorrere lo sviluppo che la poesia di ricerca, o in altri termini poesia moderna, ha subito con l’avvento dei Surrealisti, dei Futuristi, e più avanti del gruppo '63 e dei Novissimi in Italia, passando dai reading poetici alle letture sonore.
La poesia, di cui già nell'ottocento Baudelaire cantava la morte e reclamava la dignità, ha cominciato ad allungare le dita come tralicci di edera verso altre arti, la pittura, la musica e il teatro con l’obiettivo di creare una nuova forma d’arte capace di rivolgersi a tutti i sensi dell'uomo, – una sorta di realizzazione dell’ambizioso quanto utopistico progetto Rimbaudiano ipotizzato nella Lettera del Veggente.
Il progetto Einsturzende Camera, lungi dal modo desueto di intendere i reading – si pone come ponte fra tutte queste arti: il poeta e i musicisti portano contributi distinti, compiono una sperimentazione "parallela” fondendole in un esibizione live di musica che varia dalla classica all’elettronica, dal progressive al jazz – alla visione di uno spettacolo teatrale, supportato da un uso della voce che sfrutta la sonorità del linguaggio, l’intonazione, la pronuncia, incentivando quella ricerca onomatopeica che era arrivata alle lingue inventate delle avanguardie storiche, fatte di puri fonemi, ma in questo caso senza mai sconfinare nel non sense: la parola è usata sia come elemento musicale a se stante, sia come abbinamento del testo poetico all’esecuzione musicale, fermo restando che la centralità del messaggio verbale può venire superata: si consideri, ad esempio, che durante le performances degli einsturzende camera può divenire prevalente l’azione (e il suo valore astratto, "concettuale"), oppure la mimica e la gestualità, o anche soltanto la presenza corporea del poeta e dei musicisti, impegnati costantemente in un teatro vivente che si scambia i ruoli in continuazione.
La poesia, di cui già nell'ottocento Baudelaire cantava la morte e reclamava la dignità, ha cominciato ad allungare le dita come tralicci di edera verso altre arti, la pittura, la musica e il teatro con l’obiettivo di creare una nuova forma d’arte capace di rivolgersi a tutti i sensi dell'uomo, – una sorta di realizzazione dell’ambizioso quanto utopistico progetto Rimbaudiano ipotizzato nella Lettera del Veggente.
Il progetto Einsturzende Camera, lungi dal modo desueto di intendere i reading – si pone come ponte fra tutte queste arti: il poeta e i musicisti portano contributi distinti, compiono una sperimentazione "parallela” fondendole in un esibizione live di musica che varia dalla classica all’elettronica, dal progressive al jazz – alla visione di uno spettacolo teatrale, supportato da un uso della voce che sfrutta la sonorità del linguaggio, l’intonazione, la pronuncia, incentivando quella ricerca onomatopeica che era arrivata alle lingue inventate delle avanguardie storiche, fatte di puri fonemi, ma in questo caso senza mai sconfinare nel non sense: la parola è usata sia come elemento musicale a se stante, sia come abbinamento del testo poetico all’esecuzione musicale, fermo restando che la centralità del messaggio verbale può venire superata: si consideri, ad esempio, che durante le performances degli einsturzende camera può divenire prevalente l’azione (e il suo valore astratto, "concettuale"), oppure la mimica e la gestualità, o anche soltanto la presenza corporea del poeta e dei musicisti, impegnati costantemente in un teatro vivente che si scambia i ruoli in continuazione.
Per saperne di più visitate il sito della Smith & Laforgue Indipendent Press