Isdra
Marika Sacchetti
Dipingere per fermare
il correre del tempo,
la fugacità delle sensazioni
; per il godimento del momento in
cui si concretizza,
in una immagine di colore,
l’emozione, l’idea,
lo stato d’animo.
Dipingere per esprimere
le proprie inquietudini e
perplessità davanti
a una realtà
tanto cruda e caotica.
per ricercare in mondi fantastici
la quiete dell’anima.
… talvolta accade che dalle immagini dipinte,
qualcuno vede giungergli un’immensa ricchezza
e con quella , molti piaceri; e allora scorge in sé
anche sé stesso dipinto in grandissimo godimento…
Questi versi descrivono alla perfezione l’animo ed il sentimento con cui
Marika Sacchetti, realizza i suoi dipinti.
Per informazioni: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.
il correre del tempo,
la fugacità delle sensazioni
; per il godimento del momento in
cui si concretizza,
in una immagine di colore,
l’emozione, l’idea,
lo stato d’animo.
Dipingere per esprimere
le proprie inquietudini e
perplessità davanti
a una realtà
tanto cruda e caotica.
per ricercare in mondi fantastici
la quiete dell’anima.
… talvolta accade che dalle immagini dipinte,
qualcuno vede giungergli un’immensa ricchezza
e con quella , molti piaceri; e allora scorge in sé
anche sé stesso dipinto in grandissimo godimento…
Questi versi descrivono alla perfezione l’animo ed il sentimento con cui
Marika Sacchetti, realizza i suoi dipinti.
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PKT Mosaics
Laboratorio di mosaico
PKT Mosaics nasce nel 2000, dopo un periodo di formazione presso la scuola friulana. Il tema del mosaico è affrontato in modo analitico intendendolo, nella sua definizione più ampia, come composizione armoniosa e ritmata di elementi materici. Silvia Segue un percorso che parte dallo studio e riproduzione dei mosaici più antichi a noi risalenti, passa attraverso l'analisi della grafica iconica, fino all'applicazione di tali nozioni sull'immenso campo dell'espressione moderna e contemporanea, attraverso la sperimentazione di materiali, tecniche e ritmiche che meglio sappiano esprimere la ricchezza di contenuto della coscienza maturata attualmente. Studia l'aspetto olistico della composizione musiva, dove i singoli elementi trovano significato nell'insieme, dove spaccature e divisioni sono utili a sancire la ritmica d'insieme e a ribadire la differenza dal precedente e dal successivo come prezioso elemento di varietà e ricchezza.
Sfrutta il radicato attaccamento all'elemento terreno ed il segreto fascino che la pietra riveste nei nostri confronti; con l'intento di attribuire, a frammenti strappati all'abbandono, significati estetici che vogliono avvicinarsi al ''profondo desiderio della terra stessa'', di armonizzazione del tutto in modo indipendente da ruoli e funzionalità che già sono stati attribuiti al reale. Vagando al limite tra logicità ed analogicità, cerca la chiave di trasmissione del metamessaggio nella ritmica, nel gioco di contrasti, nella discorsività racchiusa nella materia dalle forme più varie fissata in incastro, con un processo non troppo diverso da quello effettuato dalla terra stessa, per la sua formazione. Cerca di scorgere ed evidenziare la funzionalità del ''bello musivo'', la sua plasticità, la facilità di inserimento in strutture architettoniche dalle forme più varie, la peculiare resistenza al tempo, all'usura ed agli agenti atmosferici, per arrivare alla definizione di una materia ''addomesticata'', plasmata e pulsante sulle mura domestiche o in qualunque angolo del vivere civile.
Paolo P anz era
nato nel 76, laureando in ingegneria ambientale, fotografa e
lavora con le immagini da circa 10 anni, in questa mostra presenta
degli scatti di classico b/n realizzati a Bologna
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