ANNA PISANI - ROSSO 1917
ROSSO 1917

50 illustrazioni per la “Storia della rivoluzione russa” di Lev Trotsky
luce movente
mostra fotografica di
MARCO MARTIGNONI
a cura di Maria R. Patti
6 ottobre – 4 novembre 2006
Inaugurazione: 6 ottobre 2006 - ore 19:00
Dopo l’esperienza con l’esposizione “Lights & Portraits”, Marco Martignoni ritorna, approfondendolo, sul tema della luce e di come questa colpendo prima l’occhio susciti poi sensazioni differenti a seconda della sensibilità di chi guarda. E lavorando sulle impressioni sensibili catturate dall’obiettivo fotografico ci offre una sua personale visione tra l’onirico e il reale. Le luci di Marco ci trasportano in un mondo irreale fatto di immagini lattiginose, dischi sospesi in un vuoto spaziale, fasci di luce improvvisi, giochi luminosi, un mondo da sogno quanto reale, poiché quotidianamente reali sono le fonti delle luci: un lampione, una lampadina, un’insegna pubblicitaria. Come a significare che nella moderna società del benessere, scandita artificialmente da luci che hanno modificato il corso normale delle giornate, possiamo riappropriarci del sogno e della speranza, agendo noi tutti su ciò che abbiamo inventato e non facendoci da esso sopraffare.
Maria R. Patti
Marco Martignoni nasce a Bologna nel 1971. Fin da bambino dimostra interesse verso forme artistiche quali la musica e la fotografia, alla prima delle quali si dedica ininterrottamente fin dall’età di 6 anni, come pianista e compositore. Attualmente, oltre a continuare gli studi musicali, collabora con l’artista Anna Pisani, per la quale compone le musiche di accompagnamento delle sue performances. Per un periodo si è dedicato anche al canto, classico e leggero, collaborando con la Camerata Polifonica “G. B. Martini” del M° Bruno Zagni e con i gruppi Eufemia e Luna Nuova, quest’ultimo fondato da lui, con i quali si è esibito in vari concerti dal vivo. Come cantautore ha prodotto in proprio un mini-CD, “Cronache dal Mondo”.
Dopo un periodo durante il quale ha rivolto le proprie energie nel campo dell’archeologia, laureandosi e specializzandosi a Bologna e Roma, e lavorando presso numerosi cantieri in Italia e all’estero, recentemente Marco Martignoni ha deciso di iniziare a esporre i propri lavori fotografici.
Attualmente la sua ricerca estetica si rivolge alle fonti luminose, con le quali grazie alla tecnica digitale è possibile instaurare un rapporto di immediato reciproco scambio.
Mostre personali
“Lights&Portraits”, a cura di Maria Rosa Patti. La Mangradora, Massa, 31 maggio-26 giugno 2006
Contatti:
Marco Martignoni - Via del curato, 21/13 - 44042 Cento (FE)
Tel.: 333 9714984 - E-mail: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.
www.corsinigiuliano.it - Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.
Le "città galleggianti", i più grandi oggetti semoventi mai costruiti dall'uomo, sono parte integrante della mitologia del XX secolo. Romanzi, canzoni, opere cinematografiche hanno sancito l'appartenenza dei transatlantici a categorie più vaste di quelle dei semplici mezzi di trasporto, per quanto tecnologicamente avanzati. I transatlantici di linea, prima dell’avvento dell’aereo, erano i soli mezzi di trasporto passeggeri, merci e posta per collegare l’Europa con le Americhe e l’Australia. Il mondo dei transatlantici rappresentava il gran lusso dei più prestigiosi alberghi e ristoranti del mondo, ma anche la miseria dell’emigrante racchiusa nelle valigie di cartone piene di sogni.
Ogni compagnia di navigazione, ogni nave, offriva soluzioni diverse alla grande avventura delle traversate oceaniche. Stime elaborate dal Ministero degli Interni, ci ricordano che tra il 1876 e il 1915, oltre 14 milioni d’italiani emigrarono verso il Nord Europa e, soprattutto, verso le Americhe.
Si trattò di un fenomeno di estrema miseria riguardantepastori, contadini, manovali, falegnami, muratori che abbandonarono le loro case per non morir di fame. I transatlantici nacquero quindi principalmente per soddisfare la richiesta di tanti emigranti di andare nelle Americhe in cerca di fortuna, ma il lucroso traffico del trasporto degli emigranti subì un tracollo terribile nel maggio 1921 quando il congresso americano,votando il Dillingham Immigration Act limitò drasticamente l’immigrazione.
Stava nascendo, per fortuna, una nuova forma di turismo popolare composta di studenti ed ex combattenti americani desiderosi di passare le vacanze in Europa e rivedere in pace campi di battaglia e città che avevano conosciuto durante la guerra.
Eliminati dalle loro navi i grandi spazi di stiva originariamente destinati agli emigranti, gli armatori del Nord Europa costruirono, al loro posto, piccole, modeste cabine destinate alla nuova clientela.
La fine del sogno.
Nelle prime ore del mattino del 20 maggio 1927, il colonnello americano Charles August Lindberg, partì da solo da New York a bordo del suo aereo, lo Spirit of Saint Louis, e, trasvolato l’oceano Atlantico, senza scali ed in una sola tappa, dopo un volo di 33 ore e 30 minuti atterrò alle 22.19 del 21 maggio all’aeroporto Le Bourget di Parigi. Il meraviglioso volo di 5.700 chilometri destò l’ammirazione di tutto il mondo e diede l’avvio alla navigazione transoceanica. Per la prima volta il continente americano e l’Europa erano stati collegati non da una nave, ma da un aereo; un avvenimento che gli armatori dei transatlantici avrebbero ricordato in seguito come l’inizio di una sconfitta.
ISLANDA Mostra Fotografica di
Dal 8 al 28 Maggio PAOLO LAZZARINI
Viaggio attraverso una terra magica e desolata dove ghiaccio e fuoco si incontrano circondati da verdi e soffici prati.
foto di Paolo Lazzarini
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tel: + 39 051 238003
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