1989. Christiane (Katrin Sass) vive nella Germania dell'Est ed è una socialista convinta. La donna cade in coma poco prima della caduta del muro di Berlino. Quando si risveglia, otto mesi dopo, il figlio Alex tenta di evitarle lo shock e fa di tutto per evitare che la madre scopra che il paese è "caduto nelle mani dei capitalisti".
"Il Film affronta in chiave comica il tema (o il problema) del comunismo morto che non vuol morire, della Germania orientale che non si rassegna a scomparire nonostante siano passati anni dall'unificazione del Paese, della Repubblica Democratica Tedesca che rimane nel cuore, nelle abitudini, nelle nostalgie dei suoi ex cittadini."
-Lietta Tornabuoni - la stampa-
Ci vediamo la domenica.
TO BE CONTINUED...
arch.Simone Sindaco & arch.Britta Alvermann
Architettura e Cinema, frequentemente tra loro associati per la grande capacita’ del Cinema di raccontare i fatti urbani, la citta’ e i molteplici modus-vivendi nei suoi interni-esterni.
I progettisti architettonici hanno utilizzato i film per promuovere le propie idee,come i futuristi in Italia,e gli espressionisti in Germania,dove le citta’ modernissime diventano il fulcro della scena,fondali-contenitori fondamentali nella narrazione filmica.
Il Cinema diventa cosi importante per una diversa lettura delle citta’ma,anche utile strumento di comprensione delle complesse dinamiche del vivere quotidiano e dell’incontrollata espansione delle metropoli contemporanee.
Il cinema,come l’architettura sono terza dimensione in continuo movimento nello spazio fisico e mentale,attraverso codici e linguaggi costituiti da suoni,luci,materiali,colori,assenza di colori,suoni e silenzi, in rigoroso e formale contenuto che, talvolta si fa poesia.
Con la rassegna “Corporate Identity/Architettura-Film”,si vuole mostrare come e quando il regista si fa architetto e, l’architetto si fa regista ma, anche che nei film esiste una architettura del racconto, non meno concreta di quella costruita con mattoni, vetro o cemento.
Arch.Simone Sindaco.
Domenica, 14.12.2008 alle ore 20.00
Proiezione del film
THE FOUNTAINHEAD
La fonte meravigliosa" di King Vidor (1949/lingua originale)
per la rassegna ‘corporate identity - architettura | film
a cura di Arch. Britta Alvermann e Arch. Simone Sindaco
"La fonte meravigliosa" è un film che nelle scelte stilistiche ha una evidente ispirazione alla grande cinematografia europea, dai formalismi russi all'espressionismo tedesco. Gary Cooper, nella parte di Howard Roark, un architetto avvenieristico avverso ai compromessi, solo alla fine fa prevalere le sue idee e al contempo incontra un grande amore.
Sceneggiato da Ayn Rand, che adattò il suo primo filosofeggiante romanzo, e ispirato alla vita dell'architetto Frank Lloyd Wright, è il più bizzarro film nella carriera di King Vidor.
Domenica 11.01.2009 alle ore 20.00
Proiezione del film BABEL 2006 - inglese sott. italiano di Alejandro Gonzalez Inarritu per la rassegna ‘corporate identity - architettura | film a cura di Arch. Britta Alvermann e Arch. Simone Sindaco
"BABEL,un film delicato e struggente,cinque luoghi distanti e differenti (Marocco,Stati Uniti,Messico e Giappone),resi pero' vicini e simili dalle vicende umane,dal caso e dall'errore ("...non sono cattiva,ho fatto solo una cosa stupida..."si giustifica cosi un personaggio,spiega cosi come due bambini scampano da una traggedia.),piu' nessuna differenza,un solo legame,il dolore."
Un film che lascia il segno, regia di Alejandro Gonzalez Inarritu..
Domenica 18.01.2009 alle ore 20.00
“MY ARCHITECT”
di Nathaniel Kahn (USA 2003)
in lingua originale con sott. italiani
per la rassegna ‘corporate identity - architettura | film
a cura di Arch. Britta Alvermann e Arch. Simone Sindaco
Louis I. Kahn (1901-74), ebreo, estone di nascita, fu uno dei maggiori e più originali architetti statunitensi del secondo Novecento, sicuramente il più eccentrico.
Mise al mondo tre figli: la primogenita da una moglie che gli negò sempre il divorzio, la seconda e il terzogenito maschio sono illegittimi ma riconosciuti. Tutte e tre le donne erano architette e sue collaboratrici. L'autore di questo documentario (distribuito con sottotitoli) è suo figlio Nathaniel che aveva undici anni quando il padre morì.
E’, in forma d'inchiesta audiovisiva, il ritratto tracciato da suo figlio quarantenne che va alla ricerca dell'identità del padre, conosciuto da bambino, visitando le sue opere attraverso il mondo, parlando con i congiunti vicini e lontani, gli amici, gli architetti ammiratori del padre (Philip Johnson, il cinese I.M. Pei, Frank Gehry) e non.
Domenica 25.01.2009 alle ore 20.00 DER HIMMEL ÜBER BERLIN – IL Cielo Sopra Berlino IN WEITER FERNE SO NAH – Così Lontano Così Vicino di WIM WENDERS (Germania 1987+1993) in lingua originale con sott. italiani per la rassegna ‘corporate identity - architettura | film a cura di Arch. Britta Alvermann e Arch. Simone Sindaco
Domenica 25 Gennaio 2009,alle ore 20:00,da Alto Tasso,verranno proiettati i due piu' noti film's del grande regista tedesco Wim Wenders, "Il cielo sopra Berlino"del 1987 & "Cosi lontano,cosi vicino"del 1993, quest'ultimo girato poco dopo la caduta del muro di Berlino, intrigante e filosofico thriller, sequel del primo, interessante e profonda interrogazione morale ed estetica sul passato e il presente di una nuova Germania che riflette su se stessa e sulla vita.
Immancabile appuntamento per tutti i cinefili.
"Nel Cielo sopra Berlino la mia umanità girovaga chiede un aiuto dall’alto. Per trovare l’amore".
Due angeli scendono a Berlino e, invisibili, osservano il comportamento degli umani senza poter far nulla per aiutarli. Uno dei due s'innamora e diventa uomo, dunque mortale.
«Io so ora quel che nessun angelo sa»: con queste parole finisce Il cielo sopra Berlino. Era il 1987. Allora, il mondo era ancora diviso, e però anche paradossalmente rassicurato dalle due reciproche paure imperiali.
E in seguito : l'angelo Cassiel si fa uomo per salvare una ragazzina e, prima di morire dopo aver fatto del bene al prossimo, incontra due ex angeli, un celebre cantante rock, un supercriminale che traffica in armi e pornofilm, un anziano tassista, un investigatore e persino un fugace Gorbaciov che predica.
Domenica 01.02.2009 alle ore 20.00
JOHNNY MNEMONIC
Meet the ultimate hard drive
con Keanu Reeves & Dolph Lundgren (l1995)
in lingua originale con sott. italiani
per la rassegna ‘corporate identity - architettura | film
a cura di Arch. Britta Alvermann e Arch. Simone Sindaco
Al nono appuntamento della rassegna Corporate Identity Architettura/film, la proiezione di JOHNNY MNEMONIC primo film dell'artista visuale Robert Longo.
JOHNNY MNEMONIC si e' fatto inserire nel cervello, al posto della memoria, un microchip che e' in grado di archiviare una quantita' enorme di dati. Grazie a questo trapianto informatico, Johnny diventa un moderno corriere che trasporta messaggi estremamente riservati in modo sicuro, al riparo da ogni insidia di pirati informatici e hacker.
Ma quando vuole riappropiarsi dei suoi ricordi, per sfuggire al pericolo di una disorientante crisi di identita', la sua memoria diventa un territorio di scontro tra una potente multinazionale e un gruppo di rivoluzionari. Il Cyber cervello di Johnny corre il rischio di condurlo alla morte.
FILM PRELIMINARE-LABORATORIO DEL SUCCESSIVO E PIU NOTO "MATRIX".
Domenica 08.02.2009 alle ore 20.00
“OSCAR NIEMEYER – a vida é um sopro”
di Marc-Henri Wajnberg (Belgio 2000)
in lingua portoghese con sott. francesi
per la rassegna ‘corporate identity - architettura | film
a cura di Arch. Britta Alvermann e Arch. Simone Sindaco
Al decimo appuntamento da ALTOTASSO, la proiezione del divertente e ironico documentario di Marc-Henri Wajnberg del 2000, OSCAR NIEMEYER.
"NON E' IMPORTANTE L'ARCHITETTURA, IMPORTANTE E' LA VITA, IMPORTANTI SONO GLI
AMICI E LA NOSTRA VOGLIA DI CAMBIARE QUESTO MONDO SBAGLIATO" Oscar Niemeyer.
Il mondo di Niemeyer è precedente al sistema dei segni, dell'immagine, della comunicazione, delle arch-star, delle teorie fumose... Questo è il suo primo problema: Brasilia è per il Brasile - mondo l'idea feroce di una modernità assoluta che non accetta mediazioni e rende tutto il resto inutile, superato, vecchio e polveroso ma al contempo non ha un seguito, un dopo, è perennemente adesso. Senza il tempo della storia èla vera vittoria dell'architettura sulla politica, sulla società, sulla povertà creativa. Brasilia è la parte migliore del mondo che ha creduto che quel secolo fosse il migliore tra tutti quelli vissuti dall'umanità e Oscar Niemeyer è il titano... è l'unico architetto del novecento ad essere riuscito a piegare l'astrattismo purista del primo razionalismo alla sinuosita' barocca contemporanea, come un dialogo ininterrotto tra ragione e sentimento, tra logica e passione, perchè rappresenta la realizzazione di un metodo e la sua sorridente negazione... Questa è la condizione straniante dell'architettura di Oscar Niemeyer, LA BELLEZZA FERISCE PIU' DELLA MEDIOCRITA' , sgomenta perchè ci condiziona ad un'esistenza che non è reale... sciamano immortale che ha dentro di se il controllo del bello sul brutto... nutrimento per le distratte sensibilità dei nostri contemporanei miliardari annoiati che occupano, spesso senza motivo, le riviste patinate del new international style, dell'architettura globale e impersonale... > >Testo di Maurizio De Caro.
Nuovo appuntamento da Alto Tasso alle ore 20.00 di domenica 15 febbraio 2009. Proiezione del film MARE di Hyum-Seng Lee (titolo originale Si Wall Ae, Commedia Rosa, Corea del Sud, 2000), in lingua originale, sottotitolato in Inglese. Film di alto standard cinematografico dalle ineccepibili qualita' visive tecnico-fotografiche e scenografiche. In una casa che sorge in riva al mare, una cassetta delle lettere, consente surrealisticamente una lunga corrispondenza atemporale tra i personaggi, Kim (architetto) e Hann (medico), essi scoprono di scriversi romanticamente delle missive che coprono un arco di tempo impossibile,tra il 1998 e il 2000. I due anni di tempo che li separeno gli fanno pero' anche da ponte, i due si cercano, si sfiorano in alcuni istanti, ancora e nonostante confermano il loro grande amore. Il secondo film, La Casa Sul Lago Del Tempo, USA 2006, e' un remake del regista Alejandro Agresi con due grandi attori come Keanu Reeves e Sandra Bullock, in lingua inglese sottotitolato in italiano, non meno bello del primo, dalla ottima sceneggiatura di David Auburn, musiche di Prince, Mark Everett, Rachel Portman, Paul M.van Brugge e i misurati ma eleganti effetti speciali di Johon D. Milinac.
NON PERDETELI,SONO ENTRAMBE MOLTO BELLI, parola di arch.Simone Sindaco & arch. Britta Alvermann !